Fondazione Spinola-Banna per l'arte
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Marta Kuzma / Linus Elmes

Workshop lungo internazionale
Dal 16 al 25 Maggio





Il secondo workshop della primavera 2014 vedrà in qualità di master la curatrice
internazionale Marta Kuzma a confronto con l’artista Linus Elmes.

Nell'anno 2014 la Fondazione Spinola Banna per l'Artesi trova al IX anno di attività e ritiene che sia utile sospendere l’abituale bando di concorso aperto alla formazione di sedici nuovi artisti italiani under 35, per riflettere introspettivamente sul patrimonio acquisito in termini di allievi, che dall’inizio dell’attività ad oggi risultano essere più di 150, e divisiting professors che hanno ottenuto risultati eccellenti durante i loro workshops. La Fondazione Spinola sperimenterà infatti una metodologia formativa differente rispetto a quella adottata negli anni passati: i consueti workshops, dove veniva esaminata la collaudata esperienza di confronto tra artista/giovani artisti o curatore/giovani artisti,si modificheranno trasformandosi in una collaborazione teorica e metodologica di entrambi i protagonisti attivi nel sistema dell'arte contemporanea: l’artista e il curatore.



Marta Kuzma

Marta Kuzma è un’insegnante esterna di Teoria dell'Arte presso IUAV all’Università di Venezia e presso l'Università Bocconi di Milano e Rettore del Royal Institute of Art a Stoccolma. Fino a poco tempo fa, la Kuzma è stata direttrice dell'Office for Contemporary Art Norway (OCA), posizione che ha tenuto per otto anni. Come direttrice dell’OCA, ha formulato un programma focalizzato sulla ricerca concretizzatosi attraverso mostre, conferenze e seminari nell'ambito del “piano semestrale dell’OCA” che comprendeva, tra gli altri, progetti come “Whatever happened to sex in Scandinavia?” (Koenig, Londra, 2012), “The State of Things”, “The Grammar of Forms”, “Reflections on Indian Modernism” e contemporaneamente prestava servizio come commissario per il Padiglione Nordico, presentando progetti come “The Collectors” (Elmgreen & Dragset), e più recentemente, presso la BLM, in qualità di co-curatrice (con Angela Vettese e Pablo Lafuente) della mostra “Beware of the Holy Whore”. Precedentemente presso l’OCA, come co-curatrice di Manifesta 5 a San Sebastian, ha coinvolto il Berlage Institute nell’allargamento della mappa operativa della Biennale, e per tutta la durata degli anni ‘90, ha fondato e diretto il Soros Center for Contemporary Art a Kiev: un istituto di arte contemporanea che fungeva anche da accademia alternativa per le pratiche degli artisti nel contesto post sovietico. Ha ottenuto una laurea specialistica in Estetica e Teoria dell'Arte presso il Centre for Research in Modern European Philosophy a Londra, con una tesi che esplorava l'autonomia dell'arte attraverso i fondamenti architettonici della teoria estetica di Theodor Adorno (riproposta in una successiva mostra e in occasione della pubblicazione intitolata Big Sign / Little Building; Koenig, Londra, 2014).



Linus Elmes

Linus Elmes è un artista e produttore culturale svedese, che si è concentrato sulla pratica attiva del pensare attraverso le strutture creative, dialogiche e critiche di produzioni artistiche e curatoriali, al di fuori dei fattori deterministici fissati da commissioni, mecenati e governi. In tal modo, Elmes si è allontanato dalla pratica artistica individuale per sviluppare invece modelli collettivi alternativi, sia in contesti autonomi sia all’interno di determinati sbocchi istituzionali. Nel 2006, Elmes ha istituito un progetto ambiguo con l’implicazione di un'identità concreta rifacendosi a Ersta Konsthall, descritto semplicemente come un "punto di svolta" che suggerisce il potenziale delle estetiche performative come uno spazio di auto-invenzione piuttosto che di produzione programmatica. Nel 2009, Elmes ha preso in carico qualcosa di più di ciò che tradizionalmente viene definito in termini di direzione della UKS a Oslo. Egli non lo ha fatto con l'obiettivo di guidare una organizzazione con una struttura gerarchica definita, con meccanismi di comunicazione prestabiliti. Al contrario, dal 2009 fino al 2013, la UKS si è evoluta attraverso l’esplorazione di diverse forme di organizzazione sociale, sia con la co-partecipazione della UKS che avviate indipendentemente da autori esterni. In questo contesto, Elmes ha attivato progetti di produzione, stampa, discussione e socialità che comprendevano Speculations, un forum come processo di riflessione e mediazione su un argomento; New Authors/New Visions consistente nell’esplorazione di strategie filmiche che trasmettono qualcosa di personale e unico per quanto concerne il processo dell’artista, o anche invitando un'iniziativa ancora ai primordi come Bruce High Quality per discuterne apertamente e presentarne i paradossi del lavorare contemporaneamente sia come organizzazione che come artista.

Linus Elmes è attualmente impegnato a scrivere un libro di racconti sul gioco e la socialità del poker, attività sulla quale si è focalizzato in virtù delle sue implicazioni estetiche e potenzialità. Rispecchiando l'ispirazione judo di Yves Klein come pratica di "restrizione di sé fino all'essenziale", o l’intimo processo di Lee Lozano delle iscrizioni incise, o anche l'impegno di Arthur Cravan per la boxe come per la rivista di ritagli Maintenant, Elmes adotta l’autonomia critica e l'autosufficienza come base per la produzione di arte al di fuori del mainframe dell'arte, di nome e di fatto.

Marta Kuzma / Linus Elmes

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