• Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Menu

  • Home
  • La Fondazione
  • La storia
  • I nostri progetti
  • Le pubblicazioni
  • Sostegni e collaborazioni
  • La rassegna stampa
  • Contatti
Logo Fondazione Spinola Banna per l'Arte

Fondazione Spinola Banna per l'Arte

  • Ita
  • Eng
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube
2015

Richard Strauss, dietro la maschera

Gli ultimi anni

Torino, EDT, 2015

Ampia rilettura della biografia e del lascito musicale dell’ultimo Strauss che mette in luce quanto la sua estrema produzione destinata al teatro, solitamente ritenuta estranea ai tragici accadimenti storici contemporanei ed esempio di reticenza personale, nasconda in realtà una cifrata e profonda visione del mondo, dell’arte e della storia.
Frutto di un lavoro condotto anche all’interno dell’archivio di Villa Strauss a Garmisch – l’ultima residenza del compositore – su documenti originali e inediti, come pure nell’archivio dei Wiener Philharmoniker a Vienna, lo studio di Satragni mette finalmente dei punti fermi su alcuni degli aspetti più discussi della biografia e del pensiero musicale di Strauss, uno fra tutti il controverso rapporto con il nazismo. Quello che infine emerge con chiarezza è un profondo ritratto dell’“uomo Strauss” nella sua complessità di artista moderno e di protagonista in un secolo artisticamente ricchissimo quanto tragico e violento.

Giangiorgio Satragni (Torino, 1970) è critico musicale del quotidiano “la Stampa”, corrispondente del mensile “Amadeus”, condirettore de “Gli spazi della musica”, rivista online di musicologia e comparatistica dell’Università di Torino. Ha insegnato Storia della musica al Conservatorio di Firenze e al Politecnico di Torino. Studioso della musica austro-tedesca dell’Ottocento e del Novecento, ha allestito al Richard-Strauss-Institut di Garmish-Partenkirchen la mostra Richard Strauss und Italien (2003). E’ autore della monografia La modernità in musica. Dodici variazioni sul tema (2014), curatore della silloge Fulvio Vernizzi. Testimonianze sulla vita e sulla musica (2009), traduttore di documenti d’epoca nel volume I Mozart in Italia (2006) e di alcuni saggi nella raccolta Gustav Mahler. Il mio tempo verrà (2010).

A wide-ranging reinterpretation of the biography and the musical production of Richard Strauss’s later years, highlighting how his vast production for the theatre – generally considered oblivious to the tragic historical events of the time and an example of personal reticence – actually conceals a deeply coded vision of the world, of art and of history.

Musica

Laurea Beni Strumentali III° Livello 2020

Arti visive • Arti visive

Alberto Garutti: Sehnsucht Mostra 2019

Musica

Compositori In Erba 2019/2020

Arti visive

Maria Morganti: Diari tra Diari 2018- 2019

Musica

Unsuk Chin: Progetto Musica 2018

Arti visive • Musica

Segni per la Speranza: progetto multimodale 2016 – 2018

    Footer

    Fondazione Spinola Banna per l’Arte

    Frazione Banna - 10046 Poirino (TO) - Italia
    T: (+39) 011 945 9800 info@fondazionespinola-bannaperlarte.org
    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
    • Youtube
    © 2019 Fondazione Spinola Banna per l'Arte
    Credits | Cookie policy | Privacy policy